Latte vaccino o di proseguimento dopo l’anno di età? Questo è il dilemma che affligge molti genitori (in particolar modo le mamme). Curare l’alimentazione dei propri bimbi nel migliore dei modi è fondamentale, propedeutico a un buono stato salute del futuro adulto che il bambino sarà. Latte e yogurt, se graditi dai piccoli, non devono mancare nella loro alimentazione per l’apporto di vitamina A, D e calcio. Ma come orientarsi in questo mondo? Ecco qualche consiglio.
Le linee guida sul consumo di latte
Le linee guida per una sana alimentazione suggeriscono il consumo di 1-2 porzioni al giorno preferibilmente a colazione e come spuntino. Le linee guida dell’Oms, invece, raccomandano l’allattamento esclusivo per almeno i primi sei mesi e di continuare anche dopo fino a che mamma e bimbo lo desiderano. Per chi invece utilizzata il latte in formula fino ai 12 mesi è opportuno utilizzare latte di crescita 1 e 2. Dopo l’anno ci si pone la domanda se passare al latte vaccino o meno.
Quale latte scegliere e perché
Vediamo insieme quale latte scegliere e perché. Dal punto di vista nutrizionale il latte vaccino ha un quantitativo proteico di gran lunga superiore a quello di proseguimento (e a quello materno). Per avere un’idea, considerando 100 ml di latte, il contenuto proteico è il seguente:
- latte materno: 0,9 grammi
- latte di proseguimento/ di crescita liquido: 1,4-1,7 grammi
- latte vaccino: 3,3 grammi
Considerato che è stato dimostrato che un elevato apporto proteico in età infantile è associato a obesità in età adulta, già questo dato dovrebbe farci riflettere. È anche vero però che il latte in formula ha una quantità di ingredienti (zuccheri, carboidrati complessi, aromi eccetera) che il latte vaccino non ha.
Qual è la giusta quantità
Quindi cosa è meglio per il nostro bambino? La risposta sta sempre nel concetto di quantità. Sotto i 400 ml al giorno si può optare per il latte vaccino ma bisogna valutare (rivolgetevi sempre al vostro pediatra) la crescita generale e la dieta del bambino tenendo presente appunto l’apporto proteico in più che il latte vaccino darebbe.
Molto spesso sotto richiesta del bambino si tendono a dare quantitativi di latte esagerati, per svariati motivi:
- al bambino piace molto il latte
- per coccola
- non mangia bene ai pasti e ricorro dopo al latte
Quando il bambino compie un anno d’età
Facciamo attenzione però. Dopo l’anno di età il latte non è più l’alimento principale e come tale deve essere proposto nella giusta dose all’interno di una dieta sana e bilanciata. Mi rendo conto che non sempre è facile cambiare le abitudini del proprio bambino ma è compito dei genitori educarli (sotto tutti i punti di vista, in questo caso quello alimentare) ad assumere la giusta dose di nutrienti.
Ogni passaggio o cambiamento non deve essere drastico, al contrario cercate di accogliere e capire le esigenze del vostro bambino per accompagnarlo nel migliore dei modi verso l’acquisizione di una nuova abitudini e di nuovi gusti. Anche per questo parlatene con il vostro pediatra che vi suggerirà la strategia migliore da attuare. La porzione di riferimento è 250 ml di latte al giorno. Se il bambino è solito consumarne una porzione prima di andare a letto allora in quel caso non dovremmo superare i 400 ml giornalieri (due porzioni da 200 ml).
Le bevande vegetali al posto del latte vaccino
La bevanda vegetale è più salutare del latte vaccino? No. È un falso mito. La scelta di proporre una bevanda vegetale dipende esclusivamente dalle vostre abitudini (dieta veg o gusto maggiormente gradito dal bambino o intolleranza al lattosio) ma nulla a che vedere con un migliore profilo nutrizionale.
La bevanda vegetale da prediligere (perché più simile come caratteristiche al latte vaccino) è quella di soia. Quando possibile scegliamo alternative addizionate in calcio. Le quantità sono uguali a quelle menzionate prima per il latte vaccino o di proseguimento.