Un perenne senso di pienezza, un addome teso, un costante effetto “palloncino”. La pancia gonfia è uno tra i disturbi più frequenti e fastidiosi di quanto si possa immaginare. Quanto ci rendono nervosi questi sintomi? Quanto disturbano la nostra quotidianità? Ma soprattutto: cosa provoca tutto questo? E quali saranno i rimedi?
Quali sono le cause?
Purtroppo il gonfiore addominale è un effetto di moltissime situazioni che sarebbe impossibile riassumere, ma senz’altro analizzeremo insieme le cause più comuni:
- cattiva alimentazione (qualità e quantità dei cibi), abitudini alimentari sbagliate (poca varietà, eccessi di un alimento o carenze di un altro)
- poca idratazione: quanta acqua bevi durante la giornata? Dovresti berne almeno 1 -1,5 litri al giorno
- intestino irregolare, stitichezza
- sedentarietà
- un’intolleranza diagnosticata con test validati (ad esempio lattosio e celiachia)
- assunzione di farmaci e patologie particolari
- effetto psicosomatico: stress
- effetto ormonale: ciclo mestruale nelle donne
I consigli contro l’intestino rallentato
Indipendentemente dalla causa, chi ha la pancia gonfia ha una pancia piena d’aria e un intestino rallentato. Ecco qualche semplice consiglio che ti aiuterà a migliorare i sintomi:
- bevi almeno 8-10 bicchieri di acqua al giorno
- evita bevande zuccherate e dolcificate
- fai attività fisica compatibilmente con il tuo stato di salute
- mangia lentamente: la prima digestione dei cibi avviene in bocca
- fai pasti regolari (colazione – pranzo – cena). Fare gli spuntini aiuta a non arrivare famelici al pasto successivo ma se non hai voglia né tempo di farli non è un problema
- Riduci affettati e formaggi. Ti ricordo che l’assunzione di questi due cibi è:
- 1 volta a settimana per gli affettati (prosciutto crudo, cotto, salame, mortadella, speck, bresaola, fesa di tacchino, salmone affumicato)
- 2 volte per i formaggi (qualsiasi tipologia. Se mangi la pizza con la mozzarella ti sei già giocato una porzione di formaggio settimanale. Questo per farti riflettere di non sottovalutare i formaggi che trovi già presenti nei cibi o nelle preparazioni)
- evita piatti troppo elaborati ricchi di condimenti, grassi e sale
- riduci il consumo di dolci
- consuma cibi che contengono probiotici (fermenti lattici) come per esempio lo yogurt (devono figurare in etichetta). Scegli la tipologia bianca (lo zucchero in etichetta deve essere inferiore a 5g per 100g di alimento)
- consuma una porzione di verdura ad ogni pasto (aiuta l’intestino a funzionare meglio) ma evita queste: cavoli, broccoli, funghi, melanzane, peperoni e cipolla
- legumi: almeno 2 volte a settimana, meglio se decorticati oppure pasta di legumi
- consuma cibi che stimolano il lavoro del fegato: carciofo, zenzero, peperoncino, limone. Questi cibo stimolano il fegato a produrre la bile, stimolano l’intestino ma anche la digestione
- Carne e pesce abbinali a finocchi ma anche verdure amare come rucola, catalogna, cicoria, radicchio
- Via libera a spezie e aromi aggiunti in cottura che riducono il gonfiore: lo zenzero, il peperoncino, la menta, il cumino, i semi di finocchio, il basilico, la menta
- Stufa le verdure in padella, cucinale al forno o al vapore ma evita la bollitura
Pancia gonfia e falsi miti
La pasta non gonfia. Al contrario aiuta il transito intestinale e migliora il senso di sazietà. Il trucco è mangiarne poca (una porzione adeguata al proprio fabbisogno) e condirla con sughi semplici a base di pomodoro, verdure o piatti unici con legumi o pesce. Se sei celiaco prediligi quella senza glutine. E la pizza? Nella maggior parte dei casi crea gonfiore. Ma attenzione: non per il lievito, non perché la farina è bianca, ma solo ed esclusivamente perché è ricca di condimenti grassi e molto sale. Infine, come comportarsi con la frutta a fine pasto? Si può consumare e non crea gonfiore. Ma ricorda: non più di di 300-500 grammi al giorno (più o meno 2-3 frutti al giorno).